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Emilio Reppucci

13 punti su come migliorare la newsletter

Sfrutta al massimo il canale dem, uno dei più proficui per ogni tipo di business online.
Ecco delle linee guida, semplici e veloci, da applicare per migliorare subito le performance delle tue newsletter.

 

1 – Mobile First

  • La quasi totalità delle nostre comunicazioni sarà fruita utilizzando dispositivi mobile, teniamone conto nella progettazione del layout e, in generale, nella formattazione della nostra mail.
  • Non utilizziamo testi troppo piccoli ed evitiamo “muri di parole”.
  • Evitiamo immagini troppo lunghe o che occupano la quasi totalità dello schermo nella prima visualizzazione del messaggio.
  • Seguendo il principio della piramide inversa, collochiamo nella parte alta della mail quello che riteniamo possa rappresentare valore per l’utente, sempre accompagnato da CTA (chiare ed in evidenza).Piramide-Inversa

2 – “Oggetto: Aprimi”.

L’oggetto della newsletter è uno dei fattori principali nell’elaborazione della comunicazione, che può decretare il successo o l’insuccesso di una campagna. Tramite di esso, infatti, potremmo catturare l’attenzione e spingere l’utente a visualizzare/leggere il nostro messaggio. Un oggetto ben scritto ha le seguenti caratteristiche:

  • Less is more. Cerchiamo di sintetizzare in poche parole il contenuto del messaggio che vogliamo veicolare, rendendo subito chiaro cosa l’utente dovrà aspettarsi aprendo il messaggio
  • Cerchiamo subito di chiarire a quale problema / necessità / intento vogliamo rispondere con la nostra mail
  • Invitiamo all’azione. Se possibile ed è coerente con il messaggio da veicolare, collochiamo nell’oggetto una sorta di CTA
  • Emoji si ma non troppe! Non tempestiamo l’utente delle simpatiche iconcine anche perché non è detto siano compatibili e vengano visualizzate correttamente su tutti i devices

3 – Preview Text

Un altro elemento fondamentale per aumentare i tassi di apertura delle nostre newsletter è il preview text, quindi, il breve testo di anteprima che accompagna l’oggetto nella visualizzazione del messaggio nell’elenco dei client di posta dei nostri utenti.

  • Rafforziamo e arricchiamo di qualche dettaglio il concetto trasmesso dall’oggetto
  • Cerchiamo di incuriosire l’utente
  • Accenniamo ad uno dei vari vantaggi funzionali del nostro eShop

4 – La formula P>A>S

Una metodologia di approccio che può tornarci utile nell’elaborare il nostro messaggio e le sue componenti (oggetto, preview text, testo interno ecc…) è la formula PAS:

  • P > Problem Identifichiamo una necessità del nostro destinatario trattandola come un “problema”. Ovviamente, parliamo di una narrazione realistica e non esaltata puramente per i nostri scopi comunicativi. Utilizzando esempi pratici potremmo scatenare una reazione emotiva, catturando l’attenzione dell’utente e spronandolo a proseguire nella lettura. Si sentirà compreso e maggiormente predisposto a ricevere “soluzioni”.
  • A > Agitate Ora è il momento di andare ancora più in fondo, evidenziando perché il problema identificato deve essere tassativamente risolto
  • S > Solve Finalmente è il momento di proporre la nostra soluzione…

Questa tecnica può tornarci molto utile ma il cui utilizzo non deve essere estremizzato.

Ecco un breve esempio:

P > basta con il maglione della nonna… 👵🏻

A > con il cambio di stagione saltano fuori dall’armadio quei soliti maglioni che ormai sono troppo “out” per essere indossati, ma buttarli è un vero peccato…

S > Non disperare! Talvolta, basta veramente qualche piccolo accorgimento per donargli nuova vita 😉 Ecco una selezione appositamente studiata di capi e accessori per abbinarli al meglio e valorizzare il tuo look:

 

5 – Bucket brigade

Una formula di organizzazione del contenuto estremamente accattivante e coinvolgente per gli utenti del web è quella delle Bucket brigade, che prevede l’utilizzo di elenchi puntati per sviluppare un dato argomento.

Questa tecnica alleggerisce il testo, semplificandone la schematizzazione e la comprensione.

Esempi:

  • i 5 capi da avere in armadio questo inverno
  • 10 prodotti da abbinare al tuo cappotto cammello
  • 5 modi per indossare il verde petrolio

ecc…

6 – Dividiamo il messaggio in blocchi

Nella consultazione delle nostre newsletter, differentemente da quanto avviene per la carta stampata o altri media, gli utenti non utilizzeranno la lettura a F ma bensì scannerizzeranno il contenuto del messaggio cercando elementi che catturino il loro interesse.

Questa fase di ricerca dura mediamente 51 secondi*. È questo il lasso di tempo che abbiamo a disposizione per accaparrarci la loro attenzione.

Per sfruttare al massimo questa chance, dividiamo la nostra mail in blocchi che dovranno avere queste caratteristiche:

7 – Non dimentichiamo le Emozioni…

In tantissimi casi, la spinta per l’acquisto è data proprio dalle emozioni. Basti pensare al numero di vendite realizzate in specifici periodi dell’anno o in coincidenza ad occasioni speciali: festa della Mamma, Natale, San Valentino ecc…

Teniamolo presente e cavalchiamo questi periodi felici adeguando le nostre comunicazioni:

  • adottiamo un palette colori nel layout che rispecchi le particolari festività
  • utilizziamo un linguaggio strettamente collegato al periodo in corso, giocando con il copy nel titolo e testo della mail
  • inseriamo immagini a tema

Ecco alcuni esempi:

 

8 – Menu di navigazione rapido

A seconda della comunicazione, potremmo riproporre nel layout una versione “compressa” del menu di navigazione del nostro eShop, in modo da indirizzare velocemente gli utenti verso sezioni di maggiore interesse per gli stessi e diminuendo i passaggi necessari a raggiungerle.

https://emaildesign.beefree.io/wp-content/uploads/2017/01/IMG_9658.png

 

9 – Vantaggi Funzionali del Brand

Elencare/Raccontare i motivi oggettivi e vantaggi concreti che portano all’acquisto

Dopo un’acquisto vengono generalmente impostati alcuni flussi di automazione per “addestrare” il cliente, in modo che quando arrivi una comunicazione (email, push, adv, ecc.) sia letta prendendo in considerazioni anche altri fattori:

  • Welcome
  • Funzionale
  • Emozionale
  • Arrivato? Com è stata la tua esperienza d’acquisto?

In queste comunicazioni mail vengono lasciati in evidenza i vantaggi funzionali:

  • Spedizione Rapida/Gratuita + eventuale stima del timing → 24/48 ore (se è in corso una spedizione)
  • Assistenza ai clienti (meglio se tool di comunicazione che raccoglie diversi canali come Livechat)
  • Reso Facile/Gratuito – Entro X giorni
  • Paga in 3 rate con Klarna
  • ultimo ma non ultimo in termini d’importanza, riportiamo eventuali widget inerenti le reviews sul nostro operato da ⭐⭐⭐⭐⭐

10 – Concediamoci una seconda opportunità…

Molte volte gli utenti non aprono le nostre comunicazioni per una serie di motivi che potrebbero non essere direttamente collegate alla loro diretta volontà o all’interesse circa il messaggio inviato. Talvolta, potrebbero averlo ricevuto semplicemente nel momento per loro sbagliato. Esempio: mentre erano a telefono con un amico, stavano guidando, facevano passeggiare il cane etc…

Per questo motivo, è sempre buona norma schedulare un secondo invio della mail, destinato al segmento di coloro che non hanno aperto il messaggio, optando per modificare leggermente l’oggetto e l’orario in cui sarà recapitato.

Nel caso si tratti di una promo in particolare, esempio sconti per il Black Friday, potremmo addirittura pensare di arrivare a pianificare un terzo invio (a distanza di giorni) con un oggetto sempre più “esplicito” riguardo il vantaggio per l’utente e puntando sul fatto che magari la finestra temporale per usufruire della promo sta terminando. Esempio:

  1. Sapevamo che lo stavi aspettando… BLACK FRIDAY 🖤
  2. BLACK DAYS ⚡ fino al -30% su tutta la collezione
  3. Ultime 24 ore di sconti ⏰ Affrettati!

11 – Tu la conosci Giulia di Zalando?

Probabilmente no, neanche io… eppure guardando alle comunicazioni che la piattaforma invia a diversi utenti compare questo nome come mittente del messaggio stesso e spesso in calce al layout con firma. L’intento dell’Azienda è facilmente interpretabile e con questa mossa ci riescono a pieno: dare un tocco personale, intimo, ai messaggi veicolati. Il tutto per favorire ulteriormente un tone of voice informale e stabilire un rapporto empatico, meno freddo, con l’utente finale. Creiamo la nostra Gaia, Linda o chi per essa, avvicinandoci ulteriormente ai nostri iscritti.

12 – Non solo COMPRA, COMPRA, COMPRA

Evitiamo di utilizzare le newsletter invitando soltanto i nostri utenti all’acquisto diretto, potremmo disattendere le loro aspettative, annoiarli e spingerli verso l’abbandono dell’audience in cui si sono registrati. Prevediamo nella nostra pianificazione di inviare anche contenuti informativi o educativi, toccando argomenti di assoluto interesse e valore per il target stesso che comunque potranno essere propedeutici ad un successivo invio con focus vendita.

Esempi:

  • consigli di stile
  • cura dei capi
  • trend del momento
  • tutorial per il cambio di stagione

ecc…

13 – A/B Testing

Prima di procedere all’invio massivo della comunicazione a tutto il database target, organizziamo un a/b test per essere sicuri di sfruttare nel modo più efficace la nostra newsletter.

Volendo sintetizzare in macro-tappe il flusso di lavoro avremo questi passaggi:

  1. definiamo KPI su cui basare la nostra valutazione (tasso di apertura, % di click, CR ecc…)
  2. prepariamo 2 varianti del messaggio. Cercando di avere un focus particolare su oggetto, preview text e copy delle cta
  3. inseriamo parametri utm univoci per ogni versione, che possano aiutarci nell’analizzare i dati e le performance dei messaggi
  4. definiamo il segmento campione su cui operare il test. Per avere un feedback affidabile non dovrebbe mai essere numericamente inferiore al 10/15% dell’intero database di riceventi
  5. inviamo la comunicazione e monitoriamo
  6. analizzati i dati ed avendo identificato la versione “vincente” procediamo all’invio massivo.